Team Ineos, Richard Carapaz: “Il Giro d’Italia mi ha cambiato la vita, il desiderio è quello di tornarci nel 2020”
Il Giro d’Italia ha cambiato la vita di Richard Carapaz. L’ecuadoriano della Movistar, vincitore a sorpresa dell’ultima edizione della corsa rosa, è tornato in Italia questa settimana per correre il Giro dell’Emilia, dove ha trionfato Primoz Roglic, e il GP Beghelli e per l’occasione è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il classe ’93 che era stato accolto da eroe in patria, dove la gioia per il suo trionfo sportivo ha consentito di mettere per un secondo da parte tutti i problemi causati dalla crisi economica che sta colpendo il paese, ha rivelato di aver capito di avere un’importanza mediatica diversa dopo la vittoria del Giro.
Lo scalatore sudamericano, infatti, vive a Pamplona, in Spagna, ed è stato proprio al ritorno in Europa che ha capito che la sua vita è cambiata: “Certo, il Giro mi ha cambiato la vita. Soprattutto nel senso che se ora esprimo un’opinione su un tema, la cosa acquista una certa rilevanza. Prima non era così. Vengo ascoltato, la ripercussione che hanno le mie parole è grande. Oltre al fatto che vengo riconosciuto di più, mi chiedono foto e autografi, cose così. Sia in Ecuador, sia a Pamplona”.
Il ventiseienne nella prossima stagione passerà al Team Ineos e ha già espresso il suo desiderio di disputare il Giro d’Italia 2020, come peraltro avevano già fatto i suoi futuri compagni di squadra Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart: “Sì. Non ne abbiamo parlato ancora con la nuova squadra, ma il desiderio è quello”.
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